giovedì 28 febbraio 2008

Promesse...

La campagna elettorale procede e da tutte le parti, come è d'uso, è un fiorire di promesse e buoni propositi... Oggi la parola d'ordine bi-partisan è ridurre le tasse. Peccato che nessuno chiaramente dice come, quanto e quando. Vorrei qui ricordare che lo Stato è come un' enorme famiglia, per andare avanti ha bisogno delle entrate. Bene fin qui penso ci siamo tutti. L'Italia però è una famiglia con un debito più grosso di quanto guadagna in un anno e su cui deve pagarci una marea di interessi. Detto ciò lo Stato deve provvedere (vado a memeoria) al pagamento delle pensioni, al mantenimento della sua burocrazia, alla difesa (leggi esercito e polizia), alla sanità, alla scuola, alla viabilità e trasporti, al sociale ed alle grandi opere. Si dirà: basta ridurre gli sprechi! Certo ma per ridurli bisogna eliminare una plettora di spese inutili e quindi lasciare a casa una massa non piccola di lavoratori e nel contempo rinunciare a certe cose. Vado a braccio... se non ci sono i soldi evitiamo le missioni (di "pace") all'estero limitando così le spese militari (oppure facciamoci pagare salato come mercenari). Serve così tanta polizia (carabinieri, polizia, guardia di finanza, vigili urbani, forestale, guardie provinciali, poliziotti di quartiere) che poi è mal coordinata ed il più delle volte impiegata a compilare scartoffie o a far la guardia ad obsolete caserme ( un esempio: nel mio paese i carabinieri posso intervenire solo dalle 8,00 alle 17,00 poi la caserma chiude ma deve essere piantonata, peccato che il/i piantoni non possono uscire...). Tutti quegl'enti inutili e resi arcaici dall'uso dei computer sono ancora necessari? L'ufficio A che rilascia moduli per l'ufficio B da passare compilati all'ufficio C e via dicendo sono ancora utili? Ovviamente no, ma quegl'impiegati cosa li mettiamo a fare? Nell'amministrazione pubblica, con l'uso dell'informatica, si potrebbe ridurre il personale dei 2/3, ma poi costoro cosa farebbero? Un altro esempio, la RAI utilizza anche il canone (quindi una tassa) e finaziamenti pubblici per propinarci San Remo ed altre sciocchezze (quiz idioti, programmi demenziali, nani e ballerine, possibilmente svestite); se fosse SOLO servizio pubblico (con una sola rete) farebbe a meno del canone (che andrebbe nella fiscalità generale) , ma poi i suoi 10000 (e più) dipendenti cosa farebbero? Certo si possono dare meno soldi alla sanità pretendendo che funzioni meglio, sarà possibile? Oppure dare, per esempio, meno finanziamenti ai comuni i quali poi per mantenere gli inutili carrozzoni burocratici (ma obbligatori) danno mandato ai vigili urbani di elevare multe indiscriminatamente a tutti, istallando velox e rilevatori (magari taroccati) ai semafori pronti a inchiappettare lo sfortunato di turno che supera di 6km/h l'anacronistico (o artatamente posto) limite di velocità. Tutto ciò non vuol dire che non bisogna fare niente. Personalmente è dal 1995 che vado dicendo che gli stipendi sono troppo bassi (ho i testimoni...) e che la pressione fiscale (ma non solo quella) è ai più insostenibile; ma per rimettere a posto le cose bisognerebbe credo, rivoltare l'Italia come un calzino (a cominciare dai vari privilegi: banche, assicurazioni, enti), potrà la nuova classe politica farlo? Sinceramente, pur non essendo un qualunquista ne un Grillo dipendente, ne ho fortissimi dubbi.

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