Nel comune di Padula (in Campania, quasi al confine con la Basilicata, vedi mappa) si erge maestosa sulla sua collina la Certosa nota anche come La Certosa di San Lorenzo. Essa è uno dei monasteri pù grandi nel mondo e tra quelli di maggior interesse in Europa per magnificenza architettonica e copiosità di tesori artistici. L'edificio originario su cui sarà costruita la Certosa, la Grancia di San Lorenzo dell'Abbazia di Montevergine, già appartenuta ai monaci Basiliani, fu donata nel 1306 dal conte di Marsico e signore del Vallo di Diano, il normanno Tommaso Sanseverino, ai Certosini: ordine religioso fondato nel 1084 da San Brunone in Francia,a Chartreuse. La Certosa, pur avendo subito profonde trasformazioni nel corso dei secoli, ha conservato la sua struttura delle origini. Per quanto riguarda i particolari, invece, rimangono soltanto le volte della chiesa ed elementi architettonici vari trasferiti dalla loro ubicazione originaria per essere riutilizzati in altri ambienti. Nel '500 furono costruiti, in particolare, i due cori della chiesa, una riservata ai padri e l'altra ai conversi, ed il chiostro della foresteria. I lavori per la ristrutturazione e l'ampliamento del chiostro grande si protrassero oltre la metà del '600. In questo secolo la chiesa fu impreziosita con arredi sacri in argento. La sua struttura richiama l'immagine della graticola sulla quale il santo fu bruciato vivo. La parte principale della Certosa è in stile Barocco ed occupa una superficie di 50.500 m² sulla quale sono edificate oltre 320 stanze. Il monastero ha il più grande Chiostro del mondo (circa 12.000 m²) ed è contornato da 84 colonne. Una grande scala a chiocciola, in marmo bianco, porta alla grande biblioteca del convento.Passato il Regno di Napoli sotto il dominio della Francia di Napoleone Bonaparte, gli ordini religiosi furono soppressi, e così la Certosa di Padula cadde in disgrazia; cessata la dominazione francese, i certosini poterono tornare nel monastero. L'antica magnificenza rimase però soltanto un ricordo nostalgico d'altri tempi e, anzi, vi fu una progressiva decadenza che portò nel 1866 alla soppressione del monastero. Solo a partire dal 1982, quando il monastero fu affidato alla Soprintendenza dei Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici di Salerno, furono avviati lavori importanti di restauro e promosse iniziative di valorizzazione. Oggi la Certosa, divenuto centro vitale d'iniziative culturali d'ampio respiro, ospita il Museo Archeologico della Lucania Occidentale e laboratori di restauro altamente qualificati. Visita: Tutti i giorni dalle ore 9,00 alle ore 20,00 ( ultimo ingresso ore 19,00). Chiusura settimanale: martedì.
venerdì 15 febbraio 2008
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