First were "The Soft Machine"( I hope all of you know them), then were "Soft Ware", after "Soft Works" and at last Soft Machine Legacy who recorded their first album as live in 2005 and it is entitled: Live In Zaandam with such line-up: Elton Dean / saxophone & keyboards; - John Etheridge / guitar; - Hugh Hopper / bass; - John Marshall / drums; three of them are very famous guys! Obviously their music is a pretty jazz-rock/fusion. Enjoy!
Live in Zaandam @ 160 kbps
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giovedì 29 maggio 2008
Curiosità...a dir poco...
Qualche giorno fa mi è pervenuto da parte del comune di residenza un questionario da compilare (a titolo informale, dicono loro) inerente l'abitazione in cui vivo. Fra le altre voci e domande una mi ha lasciato a dir poco allibito:
Indicare la tipologia di abitazione:
Castello
Villa
Villino
Condominio
Casa Rurale
CAVERNA (??????).... mala tempora currunt...
Latinomusicaviva
No, it isn't a my mistake, Latinomusicaviva writes itself in this way; they are a Chilean world/fusion band who recorded the unique album (...I think) in 1978, selftitled. The group was: Guillermo Riffo: Percusión y Vibrafono; Alberto Harms: Flautas; Jorge Vidal: Contrabajo Electrico; Emilio Donatucci: Fagot; Enrique Baeza: Piano y Teclados; Patricio Salazar: Bateria y Percusión; Ramon Bignon: Contrabajo; Carlos Corales: Guitarra Electrica y Charango as Edulms wrote to me giving the file (thanx!!!).
Latinomusicaviva @ 128 kbps
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mercoledì 28 maggio 2008
Ludus Latrunculorum
Questo antico gioco in voga presso i legionari romani con il nome di Ludus Latrunculorum (gioco dei ladruncoli) ma noto anche come Latrunculi (da cui il termine italiano di ladruncoli) o Latrones (da latro/latronis = ladro di strada) era una specie di gioco di società lontano parente ed antesignano dei moderni scacchi o dama (in inglese: Chess and Draughts). Derivato da un similare gioco greco noto col nome di Pente Grammai, a sua volta conseguente da una specie di scacchi giocati nell'antico Egitto; era favorito anche dagli ufficiali romani perchè si trattava di gioco di strategia. Oggi, nonostante i vari scavi archeologici, è un po' difficile risalire alle sue regole; si ha infatti anche il dubbio sulle misure reali della sua scacchiera; comunque, sembrebbe che quella più comune fosse di 8x12 e che ogni giocatore avesse 13 pedine di cui una particolare chiamata Dux. Le prese avvenivano un po' come a Dama e lo scopo era di catturare il Dux circondandolo con pedine avversarie. Un'altra curiosità: Latrunculi era diffuso in tutto l'impero romano e sopravvisse anche ad esso, infatti in Germania quando nel tardo medioevo arrivarono gli scacchi (dall'Inghilterra) il termine inglese Chess fu tradotto in Schach che in tedesco vuol dire ladrocinio. In alto come doveva apparire il piano di gioco.
Xhol Caravan
Xhol or aka Xhol Caravan or aka Soul Caravan was one of the first bands which participated at the send of the 60s to the launch of the Krautrock movement in Germany. Nevertheless their music cannot be categorised. I have already posted some its albums into my blog. Today I wish to present a triple CD live entitled Motherfuckers Live (just 237 MB!) remastered in 2001; the first CD is a suite entitled Freedom Opera played in 1968; the second CD is WDR Radio Live session in 1969; the third CD is not an authentic Xhol recording or expression, it's a small rotation, of 15 or so minutes, consistent of three covers made on three Xhol pieces, by Current Ninety Three, Nurse With Wound and Christoph Heemann. I remember yourself its line-up: Skip van Wyck / drums; - Tim Belbe / saxophone; - Hansi Fischer / saxophone & flute; - Klaus Briest / bass; - Öcki / keyboards; - James Rhodes / vocals; - Werner Funk / guitar. Who loves Zappa or Soft Machine must listen to this one! Enjoy!
Motherfuckers live @ 256 kbps
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martedì 27 maggio 2008
Egberto Gismonti
Another pretty album of a Brazilian artist Egberto Gismonti, who plays a nice fusion music with folk veins and sings in own language. The album is 'Agua & Vinho issued in 1972 and its line-up is: Egberto Gismonti: Voz, Violão, Piano, Orgão, Percussão, Piano Elétrico, Gaita e Piano Percussivo; João Palma: Bateria; Novelli: Contrabaixo e Percussão; Robertinho Silva: Bateria e Percussão; Peter Dauelsberg: Violoncelo; Paulo Moura: Clarinete, Saxofone Soprano e Saxofone Alto; Piry Reis: Violão; Dulce Nunes: Voz. The post is thank to Edulms. Enjoy!
'Agua & vinho @ 128 kbps
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Augusta Bagiennorum
Fra le molte cittadine di fondazione romana (ma il più delle volte costruite su precedenti insediamenti italici) voglio oggi ricordare Augusta Bagiennorum in Piemonte vicino alla moderna Bene Vagienna in provincia di Cuneo ed a circa 70 km a sud di Torino lungo il corso del fiume Tanaro. Già sede di popolazioni liguri/celtiche, i Bagienni, fu edificata nel caratteristico impianto romano (un quadrilatero con al centro il foro e le due vie li intersecantesi: il decumano ed il cardo massimo) per volere dell'imperatore Ottaviano Augusto che gli dette il nome. Essa insieme con Augusta Tauronirum (oggi Torino) ed Augusta Praetoria (oggi Aosta) era una delle più importanti città dell'Italia Nord-occidentale che dai Romani era indicata come Gallia Cisalpina. La particolarità di questa città è data dal fatto che è stata eretta seguendo orientamenti astronomici rituali (vedi mappa in alto), si ha quindi: l'orientamento sul più "visibile" degli eventi astronomici calendariali: il solstizio d'inverno; l'orientamento dei templi sul sorgere del sole al tempo delle importanti festività romane connesse con il solstizio invernale (Solis statio)-celebrazioni dei Saturnalia- che in epoca imperiale vennero estese dal 17 al 23 dicembre (Macrobio, Saturnaliorum libri). Del resto, a partire dal II sec. d.C. questa festività verrà commemorata come Dies Natalis Solis Invicti (il natale del Sole invincibile). La città era fabbricata sul ciglio di un profondo scoscendimento prodotto da un piccolo torrente. Non si conosce il modo ed il periodo della sua distruzione, se violenta o progressiva; è certo però che le massime distruzioni dei suoi resti avvennero a causa dell'asportazione del materiale laterizio. La città doveva essere cinta di mura; sono state ritrovate due porte e quattro torri formanti gli angoli di un trapezio costituente il circuito della città. Il reticolato stradale mostra isolati non sempre uguali dei quali alcuni misurano metri 80 per 100. La via principale attraversa il centro della città passando per il foro e davanti al tempio ed è visibile il basamento; il foro, tutto selciato largo 36 m, si apre davanti al tempio ed è circondato da un largo marciapiede rialzato e quindi da un portico corrente sui suoi due lati più lunghi. Gli edifici fiancheggianti il Foro sono stati poco esplorati; sono però riconoscibili vari ambienti e sale aperte sul portico, decorate variamente e riccamente, con intonaci dipinti a forti colori, con traccia di fregi ornamentali: si tratta forse di botteghe. La città era dotata di terme, anfiteatro, teatro e ninfei. Sotto foto della zona del foro.
lunedì 26 maggio 2008
John McLaughlin
John McLaughlin, exceptional guitarist, together with Buddy Miles (drums & percussions), Larry Young (keyboards) and Billy Rich (bass) recorded this album entitled Devotion in 1970 and it was remastered in recent times (2001). It is a fantastic high-energy, psychedelic, fusion work, few months before he founded Mahavishnu Orchestra. Enjoy!
Devotion @ 320 kbps
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Vivarium et Bestiarii
Come forse sapete, negli anfiteatri romani, oltre che ai ludi gladiatori (il clou allora dello spettacolo "sportivo") si svolgevano le esecuzioni capitali dei condannati a morte per reati gravi (secondo il diritto romano i criminali erano paragonati alle bestie) a cui seguivano, sempre nella mattinata, gli incontri scontri fra animali selvatici (esempio: tigre contro leone). Nel primo pomeriggio e prima dei gladiatori (di cui vi ho già parlato) si svolgevano le lotte fra le fiere e particolari combattenti (da non confondersi con i gladiatori ma ad essi assimilabili per diritti, fama e guadagno) detti Bestiarii. Di solito il Bestiarius era armato di lancia e pugnale e combatteva privo di elmo, corazza e scudo. (vedi sopra il mosaico da Piazza Armerina, Sicilia) Va da se che Roma, sopratutto, e le altre città importanti dell'impero avevano bisogno di un gran quantitativo di animali selvatici da utilizzare poi nei giochi. Si perchè le belve venivano importate, via mare, da tutti gli angoli esotici dell'impero e non solo; arrivavano quindi nell'Urbe sfinite dopo lunghe peripezie (si calcola che un terzo di esse perivano per i naufragi, le malattie ed i disagi in genere) e dovevano quindi essere rifocillate e tenute in ottimo stato fino al loro utilizzo nei giochi. Di più, imperatori e nobiltà si facevano belli se nelle loro sfilate potevano sfoggiare animali esotici e strani (come giraffe, ghepardi, struzzi). Donde sorse la necessità di costruire enormi reparti, nei quali così gran numero di animali potesse essere raccolto, allevato e addomesticato. Roma ebbe perciò il Vivarium, detto così perché conteneva animali vivi. Sorse fuori porta Prenestina (Maggiore) e ci viene ricordato da Procopio, perché, da questo luogo Vitige, nel 537 d.C. dava l'assalto alle mura di Roma. Il Vivarium comprendeva celle per animali feroci e campi e selve per cervi ed antilopi; era un vero e proprio Giardino Zoologico ( il primo documentato nella Storia), di proporzioni grandiose. Pare che un altro Vivarium, per la scuola dei bestiari, si trovasse anche al Celio, presso l'Anfiteatro Flavio, e precisamente sull'area della Chiesa dei SS. Giovanni e Paolo. A fianco di questi serragli esistevano in Roma e nei dintorni grandi parchi zoologici (oggi diremo "a tema"). Vasti recinti per gli elefanti erano nella pianura boscosa di Ardea a 6 Km. dal mare, dove si conducevano direttamente gli animali dall'Africa; altri recinti similari erano a Tibur (Tivoli) e altrove pascoli per antilopi, onagri, struzzi, ecc. Né mancavano piccoli serragli nei giardini imperiali, destinati a raccogliere collezioni di animali esotici, fra i quali rimase celebre quello di Nerone al Palatino. Augusto, per esempio, durante, gli ultimi anni del suo impero (dal 29 al 14 a.C.) sembra che avesse tratto dal suo serraglio non meno di 3500 animali: tigri, leoni, coccodrilli, orsi, rinoceronti, ippopotami, bufali, elefanti, pantere.
sabato 24 maggio 2008
Cima alla genovese
Ingredienti per 6 persone:
1000 G Petto Di Vitello (tasca Di Vitello) - 1 Cipolla - 1 Carota - 2 Foglie Alloro - Sale - Per Il Ripieno: - 200 G Carne Di Vitello Tritata - 100 G Animelle (o Cervella) - 40 G Lardo - Mollica Di Pane - Formaggio Grattugiato - 2 Uova - 200 G Bietole - Maggiorana - Noce Moscata - Sale - Pepe
Preparate il ripieno: mettete in una ciotola il vitello tritato, unitevi le animelle o la cervella scottate prima nell'acqua calda e poi tagliate a dadini, il lardo tritato, le bietole lessate e grossolanamente tritate, abbondante mollica di pane bagnata nell'acqua, strizzata e ben sbriciolata. Insaporite con un po' di noce moscata, due cucchiai di maggiorana tritata, sale e pepe. Legate il composto con le uova sbattute e due cucchiai di formaggio grattugiato. Riempite la tasca, cucite l'apertura e legatela con alcuni giri di spago bianco da cucina. In una pentola portate a bollore abbondante acqua leggermente salata con cipolla, carota e alloro. Immergetevi la cima ripiena e lasciate sobbollire lentamente per circa 2 ore. Sgocciolate la carne, sistematela su un piatto, copritela, appoggiatevi sopra un peso. Fate raffreddare la cima, slegatela, tagliatela a fette, sistematele su un piatto da portata e servite. Vini di accompagnamento: Oltrepò Pavese Bonarda, Dolcetto di Ovada e se amate un bianco che male non ci sta: Pigato d'Albenga.
Ricordiamo che il grande Fabrizio De Andrè (di Genova) gli ha dedicato una canzone: 'A ÇIMMA.
Los Barrocos
Thanking edulms who gives us the Sud-American artists' links, today we are able to listen to the Los Barrocos, an Argentinian prog-rock band, which released one album only in 1974, entitled Sin Tiempo Ni Espacio. Its influences are PFM and other Italian groups, but they are quite original also because they sing in own language. Its line-up is: José Luis Hernández: Bateria, Percusión y Voz; Oscar Roberto Paulini: Guitarra y Voz; Agustín Gutiérrez: Bajo y Voz; Héctor Boó Guerrero: Violín; Alfredo Raúl Campanelli: Guitarra y Voz. Enjoy!
Sin tiempo ni espacio @ 128 kbps
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venerdì 23 maggio 2008
Paul Roland
A British singer/song writer Paul Roland is an ensign of the dark, esoteric, occult psychedelic-prog music. His texts find inspiration in symbolist and decadent literature; his music has veins and echoes of folk, Velvet Underground, Pink Floyd (here with the track Matilde Mother), Donovan. The album posted today is Danse Macabre, issued in 1987. Enjoy!
Danse Macabre @ 160kbps
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Arsago Seprio
A venti km da Varese (Lombardia), vicino a Somma Lombardo è posto Arsago Seprio, simpatico paesino i cui abitanti si chiamano arsaghesi (circa 4500), situato sulle prime colline dell'anfiteatro morenico del Verbano che si elevano sulla brughiera altomilanese. Sebbene la zona fosse abitata fin da epoca preistorica e il toponimo terminante in '–ago' suggerisca una presenza gallica, fu durante il periodo romano che la località ebbe un ruolo importante, diventando un vicus, vale a dire punto di riferimento commerciale e religioso per le popolazioni vicine. In età longobarda Arsago divenne capo pieve, assumendo così una funzione di comando rispetto alle chiese delle decanie vicine. Solo verso il Mille esse (Somma, Mezzana, Gallarate) si staccarono, e costruirono proprie chiese plebane e battisteri. La parte così significativa giocata da Arsago in epoca romana e alto medievale ha lasciato tracce di grande interesse archeologico ed artistico. Quindi vale la pena farci una "capatina" per ammirare: A nord del paese, nei pressi di via Beltrami, e a sud, nei pressi di via Sant’Ambrogio, le due necropoli databili tra il 30 a.C. e il IV secolo. Nella seconda località, sono visitabili ricostruzioni fedeli di una tomba in cassetta litica e di una in muratura. Ma le testimonianze più affascinati sono la chiesa di San Vittore ( la basilica di datazione incerta tra il IX e il XII secolo sorge su una più antica costruzione del V-VI secolo), la torre campanaria e il battistero di San Giovanni (XII sec), qui a lato, che inglobano resti romani ed alto medioevali, sopratutto la chiesa con capitelli e lapidi; i tre edifici sono raccolti in una sorta di piccolo campo dei miracoli in stile romanico (foto in alto). Sotto, foto della vicina chiesa di S. Maria di Monticello, sepolcro della famiglia degli Arnolfi originaria del 893 ma ristrutturata in epoca barocca (la facciata e l'interno).
giovedì 22 maggio 2008
Aditus
Today I have no time to post stuffs... so I must thank Edulms by this upload. That allows to ourself of listening to Aditus, a Venezuelan jazz-rock band which recorded A Travès De La Ventana in 1977. Its music has veins of prog and it is quite original. The musicians were: George Henríquez -Hammond Organ, Piano,Moog Synthesizer, ARP String Ensemble & Vocals; Alvaro Falcón - Guitar; Sandro Liberatoscioli - Bass; Valerio González - Drums & Percussion. Enjoy!
A travès de la ventana @ 220kbps
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mercoledì 21 maggio 2008
German Oak
A free form rock band founded by a small community of 5 German hippies / "avant garde" artists back at the beginning of the 70's; German Oak is one of the most original krautrock groups; it recorded two albums only, the first, selftitled, issued in 1972; the second is this one posted today issued in the end of the same year and entitled Nibelungenlied. The sound is always dominated by screaming / electric bluesy guitar parts, sound experiments and macabre keyboards effects. Heavy, complex, weird & cool! A "poisoning" masterpiece. Its line-up is: Franz / guitar, vocals; - Harry / bass; - Leo Manning / drums; - Ulli / guitar, keyboards. Enjoy!
Nibelungenlied @ 224 kbps
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La Birra, sua storia
E' nata prima la birra od il vino? Domanda difficile da rispondere, nessuno di noi c'era a quel tempo ... ;-), probabilmente la bionda bevanda è più vecchia. Infatti si sono trovati strumenti per trasformare il grano in malto databili 9000 a.C.; in piena preistoria quindi. Reperti di birra fossile nelle Orcadi e vicino a Stonehenge (5000 a.C.) ci confermano che agli albori della civiltà si consumava il biondo nettare. Come molti sanno la scrittura fu inventata dai Sumeri nel 4000 a.C.; ebbene grazie a tavolette coeve ritrovate nella città di Uruk (in Mesopotamia) si ha la descrizione di un'offerta di birra alla dea sumera Nin-Harra. Passiamo in Egitto, nella tomba di Ai-Nefert (2500 a,C. circa) vi sono raffigurazioni dell'intero processo di fabbricazione. In Corea nel 2137 a.C. una leggenda (arrivata sino ai giorni nostri) dice che il dio Tun-Kan insegnò agli uomini a fare la birra. Sempre in Mesopotamia (ma con gli Assiri) una tavoletta del II millennio a.C. ci conferma l'uso della birra. In Egitto fra il 2052 ed il 1778 a.C. venne composto il Libro dei Sogni, su papiro scritto in carattere ieratico, dove dice che sognare la birra è segno di buona sorte. In Cina sempre nel II millennio a.C. testi citano una bevanda simile alla birra. Nel 1700 a.C. il codice di Hammurabi elenca anche le leggi sulla sua fabbricazione. Nel 1400 a.C. in una tomba di un sacerdote di Amenofi III si descrive la fabbricazione dai pani d'orzo. Nel 1350 prima menzione di una fabbrica statale di birra voluta dal faraone Amenofi IV (poi fattosi chiamare Akhenaton) e dedicata alla moglie Nefertiti. In Babilonia nel 600 a.C. ca un documento risalente al regno di Nabucodonosor riporta un'importante offerta di birra al dio Marduk. Nella fine del VI sec a.C. Eschilo (tragediografo greco) afferma che gli egiziani hanno inventato la birra prima del vino. Nel 493 a.C. viene introdotto a Roma il culto della dea Cerere (Demetra), celebrato da donne con la birra fermentata dai cereali. Nel 430 a.C. Socrate dice: a me sembra giusto bere, perché il vino e la birra ristorano l'anima, attutiscono il dolore e destano allegria. Nel 401 a.C. Platone afferma: deve essere stato un uomo saggio ad inventare la birra. Intorno al 200 a.C. Catone nel De Re Rustica afferma che la birra è la bevanda nazionale dei Galli. Nel I sec a.C. Cesare nel De Bello Gallico (58-50 a.C.) dice che i Galli bevono una bevanda fermentata in corni di uri. Durante l'impero romano sebbene la birra fosse presente (chiamata Cervesia) non fu mai molto apprezzata in Roma; Diocleziano nel 300 d.C. ca, comunque fissa il prezzo massimo dei vari tipi di birra presenti nell'impero (gallica, della Pannonia, egiziana). Nel 438 d.C. redazione del Seanchus Mor in Irlanda nel quale si afferma chel'orzo è coltivato solo per la birra. Nel VI sec d.C. Teodora, moglie di Giustiniano, imperatore romano d'Oriente, fa bagni ristoratori nella birra. Nel 612 d.C l'irlandese S.Gallo fonda un'abbazia in Svizzera dove si fabricano tipi di birra per i viandanti. Nel 616 re Ethelbert d'Inghilterra emana leggi sulla birra. Nel 768 d.C. Pipino il Breve dona terre coltivate ad orzo e luppolo all'Abbazia di S.Reims in Francia. Nel 795 d.C. Carlo Magno emana leggi severe sulla produzione della birra e sue norme igieniche. Nell' 815 d.C. primo documento riguardante la fabbricazione della birra nella città di Monaco di Baviera. Nel 1093 d.C. è documentata l'esistenza della prima birreria a Bamberga. Il resto è storia recente...
martedì 20 maggio 2008
Satin Whale
The German band ‘Satin Whale’ was founded around 1971 near Cologne and during a rock contest in 1974 it was elected the most popular German band. The music is inspired in Jethro Tull flute-work. I find it not quite original but nicely to listen to. They recorded five albums from 1974 and a double live lp, today posted, issued in 1978 and entitled: Whalecome with such line-up: Thomas Bruck / bass, vocals; - Gerald Dellman / organ, piano, keyboards; - Wolfgang Hieronymi / percussion, drums; - Dieter Roesberg / guitar, wind, guitar (12 string), slide guitar. Enjoy!
Whalecome @ 192 kbps
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I Gladiatori
Il nome Gladiatore deriva dall'uso da parte di questo lottatore del Gladio, una corta spada romana. Detti gladiatori si esibivano in feroci e cruenti duelli nelle Arene (nome derivato dal fatto che il fondo era coperto da sabbia = arena, atta ad assorbire il sangue), le più famose sono: quella di Verona e l'Anfiteatro Flavio (detto il Colosseo) a Roma. Gli anfiteatri (in pratica 2 teatri greci uniti insieme) erano diffusi in tutto l'impero romano, sebbene i giochi (o ludi, in latino) gladiatori erano più amati in occidente piuttosto che in oriente, dove si preferivano le corse dei cavalli e dei carri nei circhi. L'origine storica dei gladiatori è da ricollegare al cosiddetto munus (termine che in latino ha il doppio significato di incarico e di dono, in italiano è rimasto l'aggettivo "munifico") e cioè all'abitudine dei personaggi più facoltosi di offrire al popolo, a proprie spese, pubblici spettacoli in occasione di particolari circostanze, per esempio duelli all'ultimo sangue fra schiavi in occasione del funerale di qualche congiunto. Altre ipotesi fanno collegare la nascita dei gladiatori agli Etruschi. L'ipotesi che i giochi gladiatori siano nati in Etruria o che i Romani li abbiano mutuati dagli Etruschi sembrerebbe trovare fondamento su testimonianze archeologiche, in particolare pitture tombali, e su fonti letterarie. I combattenti potevano essere dei veri professionisti, nuovi gladiatori, condannati (criminali, schiavi, galeotti, prigionieri di guerra, cristiani, e via dicendo), o degli uomini liberi, senza distinzioni di razza, né di sesso (i combattimenti di femmine, estremamente rari, erano sempre quelli più richiesti). I gladiatori erano delle autentiche celebrità, ben pagate e ben nutrite. I loro allenatori erano detti "Lanari" e tutti facevano parte di "scuderie". Vanno qui sfatate alcune dicerie: la maggior parte dei combattimenti finiva senza uccisioni (perché il valore di un gladiatore era elevato e quindi si preferiva salvarlo); le lotte avvenivano tra due (nel pomeriggio) ed a far da arbitro con un bastone per separare i contendenti ed evitare slealtà era un ex gladiatore (un po' come avviene oggi nel pugilato); i gladiatori non vivevano in prigionia anzi, erano contesi dalle matrone come sex-symbol ed a fine carriera (se sopravviveno) diventavano cittadini romani il più delle volte molto ricchi. La frase "ave Caesar morituri te salutant" fu detta una sola volta (da parte di condannati a morte per reati gravi), con le risa dello stesso imperatore (Claudio) a sentirla; la gladiatura romana era uno sport ante litteram (sebbene violentissimo) e non aveva nulla a che fare con le esecuzioni capitali, le battaglie ricreate e lo scontro con animali che avvenivano sempre nelle Arene (ma ad orari diversi). Sul famoso gesto del pollice verso, le fonti sono scarse e discordanti, infatti appare certo, ad esempio, che il pollice rivolto in basso non significasse la morte per il gladiatore: contrariamente a quello che si vede nei film, a decretarne la morte era proprio il pollice rivolto verso l'alto, una gestualità che ricorda una spada sguainata (cosa che avveniva di rado). Al contrario, il pollice nel pugno chiuso (spada nel fodero) risparmiava la vita al gladiatore perdente. Vi erano varie scuole gladiatorie, la più famosa era quella di Capua che vide nelle sue fila il famoso gladiatore ribelle Spartacus (I sec a.C.). Ogni categoria di gladiatori aveva dei vantaggi e degli svantaggi. Cercando di rendere pari le chances di ogni combattente, i romani dosavano questi vantaggi e questi svantaggi. I combattimenti più classici mettevano di fronte:
I Reziari contro i Mirmilloni (insomma pescatori con rete contro i pesci mirmilloni). I Traci contro i Secutores, per esempio; ed ogni categoria di gladiatori aveva le proprie peculiarità, in materia di equipaggiamento e di colpi permessi, la maggior parte di loro non avevano corazze ma solo elmi e/o piccoli scudi. I ludi gladiatori ufficiali continuarono fino al IV sec d.C. allorché l'imperatore Costantino il Grande non li proibì; quelli semiclandestini quasi sino al medioevo. Sotto alcuni elmi tipici: Mirmillone, Secutor, Trace, Oplomaco.
lunedì 19 maggio 2008
Os Mutantes
As usually thanking Edulms, here it is another good album of the Brazilian psychedelic/spce rock band Os Mutantes. It is a live record issued in 1976 and entiled Ao Vivo. The music are driven by the synth and the lyrics are mainly nonsenses. Its line-up is: Sergio Dias / guitars, lead vocals; - Luciano Alves / keyboards, vocals; - Paul De Castro / bass, violin, vocals; - Rui Motta / drums, vocals. Enjoy!
Ao vivo @ 128 kbps
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Inter & V. Rossi
Ieri è stata una proficua (almeno per me) giornata di sport:
Vittoria della mia INTER in quel di Parma con due gol di Ibrahimovic e quindi relativo e MERITATO 16° SCUDETTO!!!! Onore alla Roma temibile avversario fino all'ultimo; poco onore a certe dichiarazioni (leggete De Rossi) poco sportive... ma tant'è in Italia non si sa perdere con classe...
Vittoria n° 90 di Valentino Rossi (che è pure interista ed ha oggi eguagliato il record di Nieto!!!!) e suo trionfo in moto GP in Francia nel circuito di Le Mans; ottima prova anche di Lorenzo che, per quanto seminfortunato, è riuscito a fare un eccellente 2° posto; chiude il trionfo della Yamaha il terzo posto di Edwards (su moto non ufficiale). Simpatico ed originale il siparietto finale con A. Nieto insieme a Rossi in sella alla Yamaha GP con tanto di bandiera ineggiante alle 90+90 vittorie (vedi foto sotto).
Ultimo ma non ultimissimo il fatto che il Milan non si è qualificato per la Champion League ma che si deve accontentare solo del Coppa Uefa (eh! eh! eh!).
Fripp & The League of Crafty Guitarists
Who is Robert Fripp I hope and believe everybody of you knows that; I think about him he is one of the best guitarist never appeared in prog/rock scene. Today I'm posting an his album issued in 1986 and entitled Robert Fripp & The League of Crafty Guitarists - Live! Together with the genius Fripp there are: Trey Gunn, John Durzo, Andrew Essex, Mike Gorman, John Novak, Tony Geballe, Terry Blankenship, Claude Gillet, John Miley, Roy Capellaro, Jon Diaz, Curt Golden, Bryan Helm, James Hines III, Danny Howes,David Mazza; all of them play guitars.
Live! @ 250 kbps (variable)
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domenica 18 maggio 2008
venerdì 16 maggio 2008
Bianchetti bolliti
Bianchetti All'olio E Limone
Ingredienti: per 4 persone: 300 G Bianchetti - 1 Limone (succo) - 1 Cucchiaino Senape Semidolce - Olio D'oliva - Sale
Preparazione: Lessate i bianchetti (sono i piccoli, neonati, delle acciughe e sardine, lunghi 2/3 cm di colore bianco) per un paio di minuti o poco più in acqua già bollente. Sgocciolateli, fateli raffreddare e conditeli con olio emulsionato con il succo di limone e un cucchiaino di senape semidolce (se vi piace, in Liguria si servono senza senape).
Vini di accompagnamento: Riviera Ligure Di Ponente Vermentino DOC,Vermentino Colli di Luni DOC, Verdicchio Dei Castelli Di Jesi DOC, Locorotondo DOC.
Pastoral
This Argentinian band Pastoral is a duo (with some session-men, in live exibition as well) which plays a nice prog/folk/rock (with echoes of C.S.&N.), singing in Castilian (good!). The duo was: Alejandro De Michele - voices and guitars; Miguel Angel Erausquin - guitars and vocals. The album (very good) is En El Hospicio, issued in 1975 and producted by Litto Nebbia. By the way that is thank to Edulms. Enjoy!
En el hospicio @ 128 kbps
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giovedì 15 maggio 2008
Art Zoyd
The last (but not the least) Art Zoyd's album in studio is this Le Champ des Larmes, issued in 2006. It is a double CD and inside you can find avantgard, gothic atmospheres, Rio music, electronic vibrations. Surely it isn't an easy work, maybe it is one of the most difficult (to know) album of that group, anyway its line-up is: Yukari Bertocchi-Hamada / keyboards, sensors, kaoss; - Patricia Dallio / keyboards, sensors, kaoss; - Daniel Koskowitz / percussions, pads, kaoss, totem; - Jérôme Soudan "Mimetic" / percussions, pads, kaoss, totem. It is a recent work of course, but I believe to post it on my blog it is not a bad thing for the artists, so my readers (not many...) are able to listen to it first and after, if they like it, to purchase the CD. If that is a problem, please tell me and I'll remove it from the blog.
Le Champ @ 320 kbps
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Aquileia (Friuli)
È, insieme a Ravenna, il più importante e prestigioso sito archeologico di tutta l'Italia settentrionale. Fondata nel 181 a.C. come colonia di diritto latino in un territorio influenzato da più culture e da poco occupato dai Galli Transalpini, la città dapprima crebbe quale base militare per le campagne contro gli Istri, e contro vari popoli, fra cui i Carni e poi per l'espansione romana verso il Danubio (vedi mappa in alto). Da Aquileia portava verso il Norico ed il nord; la strada di Aquileia (tuttora chiamata in friulano strade Dolee) che andava a Cividale ed attraverso le valle del Natisone alla Pannonia, la via Gemina, che portava verso l’Illiria, verso l’antica Emona (Lubiana) e l’est, divaricandosi dalla Julia Augusta proprio in corrispondenza di un ponte sul fiume di Terzo. Si presume che il toponimo Aquileia derivi dal fiume Akilis. La colonia romana di Aquileia fu fondata con la funzione di proteggere il territorio circostante dalla minaccia dei Galli. Nel corso dei secoli fu rinforzata e ampliata piu' volte divenendo il punto di partenza di spedizioni esplorative e militari. Aquileia era un centro di soggiorno invernale per le legioni dell'esercito romano; inoltre, in piena epoca romana, partivano a raggiera da lei le arterie stradali che collegavano il territorio della penisola italiana all’Europa centro-orientale: la via Postumia, che univa la pianura padana all’Istria; la via Annia che partiva da Adria congiungendosi con la Flaminia e con l’Emilia che giungevano da Roma e la via Julia Augusta; quindi fu città commerciale, ma fu anche residenza imperiale (nel tardo impero). La sua posizione geografica ed i collegamenti viari capillari con i maggiori centri dell'Impero Romano la resero appunto centro commerciale di un vasto entroterra; divenne inoltre uno dei porti (fluviali) più importanti e trafficati dell'intero Mar Adriatico (oggi interrato) e quarta città per grandezza d'Italia (con i suoi quasi 200 mila abitanti). La decadenza dell'Impero Romano lasciò Aquileia in balia delle popolazioni barbare e delle lotte tra imperatori dell'epoca. Fu distrutta e saccheggiata da Attila, re degli Unni, nel 452. Nel 568 il patriarca della città, Paolino, per sfuggire all'invasione da parte dei Longobardi si rifugiò a Grado; a quest'episodio seguì l'inesorabile spopolamento del centro abitato. Aquileia rifiorì poi intorno all'anno mille poiché il canale, che unisce la città al mare, divenne crocevia di navi da trasporto per le merci. Ma una nuova crisi era dietro l'angolo causata dalla malaria e si ebbe così il suo definitivo declino. La città tuttavia continuò a dare il suo nome al patriarcato omonimo, anche quando, nel XV secolo fu occupata dai Veneziani (probabili suoi figli, si perché Venezia fu anche fondata da profughi di Grado ed Aquileia). Sotto, nell'ordine: Foro, resti dei "docks" del porto fluviale, la Basilica (IV/V sec d.C.) edificata su resti romani, suo interno.
Los Jaivas
Just I already posted some Los Jaivas' albums, today thanking Edulms, I'm posting another pretty work of that Chilean band entitled Canciòn del Sur and issued in 1977 (here with four bonus tracks). The overall sound of this album is not to far from Alturas De Macchu Picchu, however their is also an exploration of local Indian sounds and colorings in the music. Its line-up is: Gato Alquinta -Voz, Guitarra eléctrica, Guitarra acústica, Quena, Tarka, Flauta dulce, Trutruca, Zampoña, Silbido, Pito, Cascabeles, Afoxé, Palmas, Coros; Gabriel Parra -Batería, Tumbadora, Xilófono, Caxexé, Trutruca, Tarka, Silbido, Coros; Claudio Parra -Piano, Chinchecordio, Xilófono, Carillón, Tarka, Matraca, Trutruca, Güiro, Pito, Palmas; Eduardo Parra -Piano eléctrico, Minimoog, Trutruca, Bongó, Balafón, Afoxé, Palmas; Pájaro Canzani -Bajo, Guitarra acústica, Guitarra folk, Voz, Berimbao, Ganca, Kultrum, Cajita, Cascabeles, Palmas, Silbido, Coros; Alberto Ledo -Charango, Tarka, Zampoña, Trutruca, Palmas, Silbido, Coros.
Canciòn del sur @ 128kbps
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mercoledì 14 maggio 2008
Art Zoyd
Whatching the download numbers of Art Zoyd's albums I see a certain interesting about them but not as much they merit, of course their music isn't commercial and easy to enjoy. By the way I continue (and I shall continue) to post their works. Today here is Berlin an album issued in 1987 with this line-up: Patricia Dallio / pianos, keyboards; - Gérard Hourbette / viola, violin, pianos, keyboards, percussion; - André Mergenthaler / cello, alto sax, bass, vocals; - Thierry Zaboitzeff / cello, bass guitar, vocals, tapes, keyboards, percussion. I think it is one of the best LP of such band.
Berlin @ 160 kbps
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