Fra le molte cittadine di fondazione romana (ma il più delle volte costruite su precedenti insediamenti italici) voglio oggi ricordare Augusta Bagiennorum in Piemonte vicino alla moderna Bene Vagienna in provincia di Cuneo ed a circa 70 km a sud di Torino lungo il corso del fiume Tanaro. Già sede di popolazioni liguri/celtiche, i Bagienni, fu edificata nel caratteristico impianto romano (un quadrilatero con al centro il foro e le due vie li intersecantesi: il decumano ed il cardo massimo) per volere dell'imperatore Ottaviano Augusto che gli dette il nome. Essa insieme con Augusta Tauronirum (oggi Torino) ed Augusta Praetoria (oggi Aosta) era una delle più importanti città dell'Italia Nord-occidentale che dai Romani era indicata come Gallia Cisalpina. La particolarità di questa città è data dal fatto che è stata eretta seguendo orientamenti astronomici rituali (vedi mappa in alto), si ha quindi: l'orientamento sul più "visibile" degli eventi astronomici calendariali: il solstizio d'inverno; l'orientamento dei templi sul sorgere del sole al tempo delle importanti festività romane connesse con il solstizio invernale (Solis statio)-celebrazioni dei Saturnalia- che in epoca imperiale vennero estese dal 17 al 23 dicembre (Macrobio, Saturnaliorum libri). Del resto, a partire dal II sec. d.C. questa festività verrà commemorata come Dies Natalis Solis Invicti (il natale del Sole invincibile). La città era fabbricata sul ciglio di un profondo scoscendimento prodotto da un piccolo torrente. Non si conosce il modo ed il periodo della sua distruzione, se violenta o progressiva; è certo però che le massime distruzioni dei suoi resti avvennero a causa dell'asportazione del materiale laterizio. La città doveva essere cinta di mura; sono state ritrovate due porte e quattro torri formanti gli angoli di un trapezio costituente il circuito della città. Il reticolato stradale mostra isolati non sempre uguali dei quali alcuni misurano metri 80 per 100. La via principale attraversa il centro della città passando per il foro e davanti al tempio ed è visibile il basamento; il foro, tutto selciato largo 36 m, si apre davanti al tempio ed è circondato da un largo marciapiede rialzato e quindi da un portico corrente sui suoi due lati più lunghi. Gli edifici fiancheggianti il Foro sono stati poco esplorati; sono però riconoscibili vari ambienti e sale aperte sul portico, decorate variamente e riccamente, con intonaci dipinti a forti colori, con traccia di fregi ornamentali: si tratta forse di botteghe. La città era dotata di terme, anfiteatro, teatro e ninfei. Sotto foto della zona del foro.
martedì 27 maggio 2008
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